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- ISBN 978887826791
Quando nel 2011 Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti ed Italia riversarono sulla Libia il proprio potenziale bellico, evidenziando il compito che si erano autoattribuiti di rovesciare militarmente il governo libico e sostituirlo con una propria creatura, il CNT (Consiglio Nazionale di Transizione), le bande armate di fanatici islamisti legate ad Al Qaida, Qatar ed Arabia Saudita, oltre che ai servizi segreti statunitensi, inglesi e francesi, avevano già svolto gran parte del proprio compito. Terrorizzare la popolazione libica compiendo massacri efferati da attribuire mediaticamente a Gheddafi e dare vita ad una guerra civile che sarebbe stata presa a pretesto, con la complicità rozza e volgare dei media internazionali, per aggredire con missili, bombardieri e droni senza pilota le principali città, distruggere tutte le infrastrutture del paese e aprire la strada al saccheggio selvaggio di quella che fu la “Perla dell‘Africa”. La guerra scatenata contro la Libia è stata sostenuta in Italia da una sconcertante unanimità istituzionale, anche contro i propri interessi di paese capitalista che aveva con il governo legittimo della Libia delle relazioni privilegiate. E la descrizione di tale guerra è stata deformata e rovesciata nel suo signifi cato da un ininterrotto coro massmediatico talmente guerrafondaio, falso e sfacciatamente schierato a fi anco dell‘aggressione contro il popolo libico da far impallidire i cinegiornali di mussoliniana memoria.