Jean Toschi Marazzani Visconti nasce a Milano da madre americana e padre italiano. Studia all’estero. Giovanissima lavora in teatro per il Festival dei Due Mondi di Giancarlo Menotti a Spoleto, a Milano nella commedia di Ottiero Ottieri I venditori di Milano per la regia di Virginio Puecher. In cinema è stata assistente alla regia e casting director per registi quali Eriprando Visconti, Damiano Damiani e Pietro Germi.
Fonda un’agenzia di pubbliche relazioni e comunicazione, si occupa d’immagine per prodotti di lusso e nel campo dell’editoria per Rusconi France, Rusconi Hachette, Hachette Philipachi. Crea immagini di campagna con i fotografi Peter Knapp, Bob Krieger, Helmut Newton, Elliot Siegel, Marcus Tomlinson, Studio Azzurro e Studio Alchimia.
Nel 1992 contribuisce a organizzare il viaggio in Jugoslavia e Bosnia Erzegovina per il Premio Nobel per la Pace, Elie Wiesel, con rappresentanti della stampa internazionale. In seguito percorre diverse volte i fronti di guerra dalla Croazia a Sarajevo, dalla Krajina al Montenegro, al Kosovo. È a Belgrado durante i bombardamenti. Conosce molti personaggi chiave della politica balcanica ed è testimone di avvenimenti e fatti.
Ha collaborato all’inizio con Linea Italiana (Mondadori), Gioia (Rusconi), Decoration Intérnationale (Rusconi France) e in seguito con il quotidiano Il Manifesto, con la rivista di geopolitica Limes (Espresso Ed.) e altre pubblicazioni Avvenimenti, Maiz, Balkan Infos (Francia).
Ha scritto la prima parte di Le temps du réveil (L’âge d’homme, Lausanne 1993),
Viaggio nella follia di una guerra (Europublic, Belgrado1994),
la commedia Una segreteria telefonica per amante,
Il Corridoio (La città del Sole, Napoli 2006 - Zavod za udžbenike, Belgrado 2007),
un racconto della raccolta Il segreto manifesto (Piazza Erbe Art Gallery, Pesaro).
La Porta d’ingresso dell’Islam (Zambon Editore, Francoforte 2016).
Ha curato Uomini e non Uomini di Goran Jelisić (Zambon Editore, Francoforte 2013).