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- ISBN 9788887826685
Enzo Apicella
Senza censura
Una raccolta tematica di caricature “al vetriolo” contro i “grandi” e miseri burattini che comandano l’Italia ed il mondo in nome e per conto del capitale finanziario.
Chissà quante volte è stata riprodotta ai tempi della mucca pazza e del fallimento dei treni ad alta velocità in Gran Bretagna la vignetta della signora Thatcher, una mucca in tacchi a spillo e borsetta nera che fissava con sguardo strabico un lumacone gigante fermo sul binario ferroviario? La ripubblicarono l’Economist, Krokodil, Boz, Harper & Queen, Private Eye.
“Bene. Benissimo: io sarei anti-americano perché disegno George W. Bush come un burattino con le mani che grondano sangue e petrolio? Dovrei forse disegnare questo minus habens texano come Lincoln o John Kennedy? Allora sì che farei ridere i polli.”
Apicella è stato costantemente preso di mira dai gruppi di pressione che avevano avuto il gioco facile
con tale Simonetti, direttore di Liberazione che lo osteggiava e censurava ottenendo in cambio di venire sarcasticamente ribattezzato “Sionetti” dal vignettista.
Differente era stata la gestione del quotidiano da parte di Alessandro Curzi che nel 2002 reagì ai gruppi di pressione filo sionisti dedicando un grande supplemento a colori di “Liberazione” con il significativo titolo di “Amaretti di Sharon” alle vignette di Apicella sul Likud e sulle violenze del governo israeliano contro il popolo palestinese. Nell’introduzione di quel supplemento Curzi scrisse: “Non sono forse bisognosi di una carezza, di un sorriso, di un cibo caldo, di una casa, bisognosi di amore e di speranza i bambini e i ragazzi che il nostro Enzo Apicella instancabilmente disegna e che qui presentiamo, scheletriti e armati di un sasso, con bocche spalancate o occhi sgomenti?”
176 pagine
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